12 ottobre 2013

Il ritorno e i piani per il futuro (no, davvero, parola di Fraulein!)

Succede che i progetti nascano con le migliori intenzioni, e poi, per un motivo o per l'altro, finiscano per andare in maniera diversa dal previsto. Magari anche per essere accantonati, perché non si è sicuri di cosa farci, di quale direzione dargli. Persino se questo comporta un fuoco di sbarramento di sguardi tanto feroci da frantumare le Alpi da parte della tua deliziosamente arcigna musa ispiratrice.

"Deliziosamente" era un complimento! Davvero! La smetta di guardarmi così, la prego!

E alle volte succede invece che i progetti accantonati tornino ad affacciarsi alla mente quando meno te l'aspetti, a suggerirti che forse ci si può ancora fare qualcosa, trasformarli, o perlomeno coltivarli come un colpevole, superfluo piacere. E così è capitato che Groviglio Prinz abbia riaperto la porta dell'Osservatorio, e...



"Santo cielo, cos'è tutta quella polvere?"
...e, dopo aver dato una ripulita, si è fatto una lista delle cose da metterci dentro. 
Recensioni, ovviamente, di cose nuove (per esempio, perché se non avete visto l'ultimo film di Soderbergh avete tutta la mia invidia) e di cose non più così nuove, ma meritevoli di attenzione (per esempio, perché se non avete visto Eureka Seven dovreste andare a recuperarlo, tipo, ORA).
Ma anche un progetto di riscoperta e rilettura dei classici più o meno dimenticati della letteratura fantasy, quelli che hanno formato generazioni di scrittori e lettori ma che ora sono per la maggior parte degli appassionati nomi oscuri, partendo dalle Chronicles of Prydain (1964-68) di Lloyd Alexander. E Speculative Fiction: di cosa parliamo quando parliamo di fantasy (e fantascienza, e horror...), una serie di post teorici e tecnici sulla letteratura "di genere", sulle sue origini, caratteristiche, contaminazioni, interpretazioni. Che è una roba noiosa che non interessa a nessuno, ma è fastidiosamente pedante proprio come piace a Fraulein.
E poi varie ed eventuali, seguendo il fluire degli eventi e delle novità. Ma non troppo, che le tendenze alla moda sono cose da pastorelle di capre. 
Insomma, l'Osservatorio ha riaperto, e ha intenzione di rimanere. Accomodatevi pure. Ma seduti belli composti!

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