31 ottobre 2010

WWFRD? (ovvero, un'introduzione)

Può capitare, se, come me, si dedica la vita alle futilità, di incontrare imprevisti. Un libro terribile, o una pessima scelta editoriale. Un film che grida vendetta al cielo. Un attore cane che ha deciso di perseguitarvi con la sua incapacità. Un giornalista a cui mancano cognizioni elementari di grammatica e ortografia. O, se siete fortunati, un capolavoro inaspettato. Una mostra che si rivela interessante contro ogni previsione. Una serie a fumetti che improvvisamente mostra un guizzo di vitalità insospettabile… Insomma: qualcosa provoca un’emozione, di qualunque natura essa sia.
Cosa fare, allora? La si può conservare gelosamente, la si può condividere, si può far passare inosservata. Io, che da parte mia preferisco affidarmi all’esempio delle figure che più mi hanno ispirato nel corso della mia formazione, mi chiedo sempre: cosa farebbe la signorina Rottenmeier?
 

La signorina Rottenmeier, l’impagabile, amabilmente odiosa istitutrice che tanto penò nel tentativo di raddrizzare quella buzzurra senza speranza di Heidi, ci penserebbe un po’ su, infilerebbe i suoi occhiali rotondi, e con cipiglio saccente esprimerebbe un giudizio severo ma giusto (e inutilmente pedante) su ciò di cui ha fatto esperienza.
Da questa riflessione nasce l’Osservatorio Rottenmeier, un luogo da cui io, Groviglio Prinz, vostro anfitrione, scruterò il mondo della cultura nel suo senso più ampio, condividendo recensioni, critiche e riflessioni su ciò che mi colpirà. Pareri personali, a volte scritti come persona competente e a volte come semplice appassionato, ma informati e motivati, ed espressi lasciando libero sfogo alla governante inacidita che vive in me.
Di cosa si occuperà l’Osservatorio Rottenmeier?
Letteratura, soprattutto, spaziando attraverso generi, autori, tempi, luoghi, ma con un occhio di riguardo alla letteratura fantastica nelle sue varie anime. Di cinema, teatro, arti figurative, nelle occasioni in cui deciderò di mettere giù i libri per fare qualcosa di diverso. Di fumetto, quando ne varrà la pena. Di giochi (da tavola, di carte, di ruolo), perché potrebbe venirmene voglia. Di attualità, quando riguarderà gli argomenti di cui parlo qui. Di tutto ciò che è cultura, se troverò interessante farlo.
Potete seguire l’Osservatorio Rottenmeier confidando nella funzione pedagogica che sicuramente l’alto esempio della sua ispiratrice conferirà alla sua attività. O perché vi interessano gli argomenti di cui tratterà. O perché è sempre meglio che lavorare.
E potete non seguirlo. Ma prima di decidere, chiedetevelo anche voi: Cosa farebbe la signorina Rottenmeier?

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